Meccaniche Melodiche Metropolitane/ Mechanisch Melodisch Städtlich Interactive Sound Canvas Exhibition
November 17 through December 3, solo exhibition at CSA Farm Gallery, Torino (IT)
Click on picture to open photogallery Mostra personale a cura di Marcello Corazzini Dal 17 novembre al 3 dicembre 2016 Inaugurazione, giovedí 17 novembre dalle ore 17,00 alle 20,30 Finissage, sabato 3 dicembre dalle ore 16,00 alle 19,30 Cosmoshopart.it Contemporary Art on line
Frrrrrrini formicolii cicalecci o cicalini...strani stridii. S'allertano al passaggio del "dannato" visitatore nel "diabolico" studio-cantina-caverna, ovvero all'infernotto, insoliti insetti alieni forse marziani con le antennule sensili di fildiferro, anziché cheratina, agitandosi attivati dai cangianti iridescenti occhi-compositi costituiti da fotocellule. Vampiristicamente suggono plasma di corrente energetica dai faretti accesi nella semioscurità. Acuni riposano imprigionati in bolle di plexiglass. Altri - appena destati - son capaci di esibirsi alle percussioni in performance di musica tecno-elettronica, mixata in console dal maestro variando col gesto delle mani il flusso luminoso. In tour ad ogni latitudine del Globo (dalla Germania a Taiwan). Accanto a loro (se ne scorgono gli ingombranti scheletri che proiettano impressionanti ombre oblunghe su pareti e soffitti arcuati) venivano mossi ed emettevano versi da pance di mandolini o viole pensierose le precedenti generazioni di dinosauri meccanici, mai estinti, composti d'ingranaggi e catene di bici: cicli circolari in eterno eguale ritorno, che magari echeggiano le melodie delle sfere celesti in rotazione su se stesse, eseguendo un brillante concerto splendidissimo candore inter flammas elucens, come nel sogno scipionico, o nella rosa mistica dantesca, con l'armonia che temperi e discerni. Non è un entomologo né un paleontologo che ha concepito e partorito tali creature zoomorfe, ma l'artista Rudi Punzo. Affermato da decenni a livello nazionale e mondiale, egli continua la sua ricerca sulle orme di Tinguely, o - chissà?! - del Tetsuo di Tsukamoto, ideando nel tempo sempre nuove opere originali, stupefacenti sviluppi ulteriori unready-dis-man-tled, sino a raccogliere fram-men-ti d'in-for-ma-ti-ca in complesse consonanti sculture (non installazioni, tiene a precisare), oppure riforgiare pulegge lignee in cerchio inquadrato, con becchi, creste, artigli, magari digitali dischetti, e colle la/mel/le metalliche d'orologio spez/zate, che girando dietro e strusciando clavicordiali cavetti liberano note simili al canto del teatro Nò, o rumori lontani, ovattati, del traffico metropolitano, o le voci di dentro, acusmi fantasmatici che risorgono e si sentono in mente: ecco l'evoluzione della specie, i recenti ammalianti lavori presentati in mostra personale alla C.S.A.Farm Gallery di Torino, offerti all'ammirazione, al tocco e all'ascolto del sensibile spettatore-uditore (nonché all'intelligenza dell'eventuale fortunato acquirente). S'elevano in cielo o a mezz'aria quelle buonanimelle-belle metempsicotiche reincarnatesi. Spiritate. Enrico Laterza