Cicli Sonori

CICLI SONORI
-in costante mutamento-

mostra di Rudi Punzo
8 - 15 marzo 2014

Inaugurazione: sabato 8 marzo 2014, ore 17:00
Concerto " PRESTO\PRESTISSIMO per Urlaluci e Rudidrone"
sabato 8 e sabato 15 marzo, ore 18.30
Sacrestia monumentale della chiesa di S. Marco - (g. c. Fondazione Cardinal Colombo)
Piazza San Marco, 2 - 20121 Milano

Orario mattino: da mercoledì a domenica ore 10:00 – 12:00
Orario pomeriggio: da lunedì a domenica ore 16:00 – 19:30

Mostra
Due luoghi attigui (dapprima il corridoio e accanto la Sacrestia monumentale) in cui si dispiegano mondi fatti di luci, suoni, movimenti, sensazioni, epifanie. Dalle pareti del corridoio severi dipinti dialogano con tre grandi sculture sonore cinetiche che attendono il volenteroso intervento dei visitatori per rianimarsi. Basta poi lasciarsi guidare dallo sfarfallio per entrare nelle mirabolanti cosmogonie alle quali Rudi Punzo affida il compito di rappresentare la sua singolare e personalissima visione di altri spazi possibili.
Ed ecco nella Sagrestia monumentale sfilare lungo le pareti le probabili creature in perenne movimento, figlie maggiori di Duchamp, Calder, Tinguely, Arman e Fogliati. Macchine, oggetti, assemblaggi, sculture, scarti, ricicli; inizialmente silenti/immobili e poi insistentemente loquaci/irrequieti. E si ritorna volentieri sui propri passi per ricominciare la sfilata, per abbandonarsi all'ipnotica fascinazione di insetti elettromeccanici in euforica libertà, ancorché ingabbiati, inscatolati, ammaestrati, senza dimenticare - al centro della stanza - i loro antenati (Violom, Cantante, Ciclombira, Ciclabbasso, Rondarpa) anch'essi in attesa di essere riportati alla vita.
Concerto
Rudi Punzo assembla elementi eterocliti alla costante ricerca della memoria dei suoni insiti nei vari materiali, spesso riscattati all'oblio, che compongono l'essenza delle sue sculture cinetico-sonore. Le sue macchine-musicali sono in progressiva transizione dall'universo acustico verso nuovi orizzonti, che l'uso accorto dell'elettronica rende percepibili. E' innanzitutto spaesamento, che cede il passo al divertimento dei sensi. Vengono a mente ricordi dei luna-park cittadini: lo sfrecciare rumoroso dell'ottovolante, le sirene dell'autoscontro, le musiche sovrapposte di cento altoparlanti, il canto della balena, il tiro all'orso. Poi è l'invasione di accattivanti insetti autoalimentati, mentre l'archetto trae brividi da corde tese in strutture atipiche, di fortuna. (D.P.)